Un cuore così impavido e spezzato

A Heart So Fierce and Broken
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, Libro n° 2
Mondadori
7 gennaio 2020
eBook
456
Inglese
Matteo Curtoni, Maura Parolini
20 Aprile, 2021 29 Aprile, 2021
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Harper è riuscita a spezzare la maledizione che imprigionava il Principe Rhen e a impedire che il regno venisse distrutto. Ma i guai non sono finiti: si mormora infatti che egli non abbia diritto al trono, che la Principessa Harper di Disi sia solo un'imbrogliona, e che a Emberfall circoli la magia proibita. Per di più Grey, un tempo capitano delle guardie di Rhen, è fuggito dal Castello di Ironrose portando con sé un terribile segreto. Potrebbe essere lui il vero erede? Di sicuro Grey non ha alcuna intenzione di sfidare Rhen per la corona... finché Karis Luran minaccia nuovamente di attaccare Emberfall. La figlia Lia Mara conosce il suo piano di devastazione, ma riuscirà a convincere Grey a muovere contro Rhen? Perché sconfiggere il principe potrebbe essere l'unico modo per salvare il regno. Dopo "Un fato così ingiusto e solitario", prosegue la saga di Emberfall: un racconto fantasy che parla di amicizie tradite e amori inaspettati, in un regno incantato sull'orlo della guerra.

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Di cosa parla

Secondo libro nella serie Cursebreakers di Brigid Kemmerer. In questo libro seguiamo il punto di vista di uno dei personaggi presenti nel primo, Grey, guardia del principe Rhen e quello di un nuovo personaggio Lia Mara, figlia della regina di Syhl Shallow, paese che durante l’incantesimo di Rhen ha cercato di conquistare Emberfall per aprirsi uno sbocco sul mare.

Si è sparsa voce che Rhen non sia il legittimo erede di Emberfall, ma che ci sia un altro figlio e che, inoltre,  possieda la magia, bandita in tutto il regno.

Cosa ne penso

Il libro mi è piaciuto molto meno del primo. Ora aspetto di leggere l’ultimo libro per trarre le mie conclusioni, ma seguire il punto di vista di Grey così lontano da Emberfall non mi ha entusiasmato. E devo dire che sembra addirittura un libro che non faccia parte della stessa serie. Ovviamente non si può leggere da solo, ma sembra addirittura scritto da una persona diversa. Nonostante ciò mi sono piaciuti i due personaggi principali di questo libro Grey e Lia Mara anche se ho delle riserve su entrambi. L’unica cosa che non mi piace  (oddio, non è l’unica ma questa crea una pioggia di stelle cadenti) è il fatto che Grey sia così cocciuto da opporsi a Rhen e che Rhen sembri quasi il cattivo di turno e sembra quasi bipolare (e se, come nel primo libro recensito, paragono il tutto ad ACOTAR, qui la Kemmerer ha proprio preso dalla Maas, nel senso che anche lei fa diventare cattivo un personaggio che non lo era nel primo o peggio ancora fa commettere delle azioni a Rhen che vanno contro al suo carattere descritto nel primo libro. Almeno qui Harper non fa la voltagabbana e scappa con Grey). Non riesco a capacitarmi di come certi autori credano che il fatto di incattivire un personaggio fino a quel punto buono solo per far spiccarne un altro sia un fatto positivo. Non hanno più idee?

Stile

I capitoli non sono lunghissimi, si alternano capitoli tra Grey e Lia Mara e i due sono per lo più insieme, ossia quando abbiamo il punto di vista di uno anche l’altro è presente. Non sempre però. I personaggi del primo libro sono pressoché dimenticati se non all’inizio e alla fine il che mi rende alquanto perplessa. Ergo non mi piace questa cosa.

Quello che mi ha fatto aspettare a leggere questa serie era il fatto che fosse anche ambientata nel nostro mondo e che quindi non fosse del tutto un mondo di fantasia. Ma qui il nostro mondo non è presente quindi è un punto a favore del libro. Ma sfortunatamente ci sono anche molti punti a sfavore.

I personaggi

Grey mi piace anche se è un po’ cocciuto. Secondo me all’inizio sbaglia, ma so anche che se non si fosse rifiutato di dire chi fosse l’erede al trono, non avremmo il libro… devo dire però che non mi sembra il personaggio del primo libro. L’amicizia con Rhen non esiste più ed era ciò che ha caratterizzato il primo libro, il che anche questo è un lato negativo del libro. Può darsi che quello che gli è successo alla fine del primo libro sia di impatto negativo sul suo comportamento ma non lo vedo spiegato così tanto o così bene che posso accettarlo come motivo delle sue azioni. Nonostante ciò mi piace come personaggio anche se non lo amo alla follia. Poteva essere descritto meglio.

Lia Mara è un personaggio piacevole. Forse fin troppo. L’unica cosa che mi piace di lei è il rapporto con la sorella. Per il resto non è un personaggio che spicca anzi sembra quasi la copia senza disabilità di Harper.

Anche il fratello di Harper mi piace e qui è un po’ più presente anche se non capisco come faccia a lasciare la sorella, pur capendo che se fosse stato al castello di Emberfell non avrebbe avuto il suo arco…

Harper come detto è inesistente quindi il personaggio con disabilità che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno è scomparso. C’è ancora, non fraintendetemi, è solo scomparsa dalla narrazione corrente e ritornerà nel prossimo libro. Anche questo è un aspetto negativo. Concentrarsi su personaggi diversi da quelli che abbiamo ammirato nel libro precedente non è stato positivo per i miei gusti. Anche se ero preparata, sapevo che i punti di vista sarebbero stati di due personaggi diversi. Inoltre le poche scene che ha, servono solo per imbellire il personaggio maschile di turno che in questo caso è Grey.

Ora da qui in poi è un è un po’ spoiler quindi leggete solo se avete letto il libro o non ve ne frega niente di avere qualche indizio in più.

Ora, vogliamo parlare di Rhen, a.k.a. (as know as, ossia conosciuto come) Tamlin 2.0? Anche se non proprio uguale, ma è lui che l’autrice imbestialisce per dare l’arco a Grey. Nel libro precedente ha passato tutto il tempo a cercare di non diventare la bestia dell’incantesimo e qui cosa fa? Lo diventa, solo che non ha la scusa dell’incantesimo. Da una parte lo capisco, ossia il suo intento (capire chi sia l’erede magico) ma non come vuole arrivare a tale scopo. Non ha veramente senso quello che fa a Grey, anzi uno ce l’ha, solo per far in modo che Grey scopra la sua magia di guarigione e lo si trasformi in Gesù Cristo. Sì perché è questo che succede, Rhen fa una cosa, Grey è vittima di questa cosa e giorni dopo scopre di avere il potere di guarire le persone e da qui in poi, abbiamo il Gesù di Emberfall! Ma stavo parlando di Rhen. Che odi la magia e che forse abbia un po’ di PTSD quando si parla di magia è palese. Il problema è che Grey dice il perché Rhen non vuole saperne di magia ma noi non lo vediamo. Sappiamo cosa ha fatto l’incantatrice ma è stato così grave da trasformare Rhen in un mostro quando ha passato tutto il primo libro, mentre subiva le torture di Lilith, a non diventarlo? E quale sarebbe lo sviluppo del suo personaggio se regredisce invece di progredire? E cosa ha di così speciale che Harper (dalla donna intelligente, libera e piena di iniziativa) non lo lascia? Il che per carità meno male! Una nuova Feyra non l’avrei sopportata!

Ora, capisco il periodo in cui è ambientato il romanzo, capisco che i regnanti torturavano e uccidevano a loro piacimento e quindi capisco che quello che fa Rhen è logico per il tempo (anche se non lo condivido eh! Non fraintendetemi.), ma Harper è nata nel nostro mondo, dovrebbe avere gli ideali del mondo civilizzato ed educato (voglio dire, è americana!) quindi come fa ad accettare quello che Rhen fa non solo a Grey ma al suo amico di  15 ANNI, senza battere ciglio? Ha perso il cervello tra tutti gli spostamenti tra i mondi? Perché questo davvero non lo accetto. Come detto posso accettare quello che Rhen fa sapendo il periodo di ambientazione, pur non condividendolo, ma non accetto che una ragazza dei giorni d’oggi non dica nulla anzi quello che dice è “ma io lo amo!”. Ragazza mia datte una svegliata…. (il che non sarebbe successo nel primo libro perché l’autrice non doveva spingere un altro personaggio femminile che è migliore per Grey).

Conclusione

Come detto questo libro non mi è piaciuto come il primo, l’ho trovato spesso lento e si vede, visto che ci ho messo 9 giorni per leggerlo in confronto a 2? 3? del primo. Ovviamente leggerò anche il terzo per vedere come il tutto viene risolto (soprattutto per il piccolo colpo di scena finale) ma se non cambia qualcosa non so se mi piacerà. Ovviamente il giudizio complessivo alla fine.

Davvero non riesco a capire come questo libro sia il prodotto della stessa autrice. E non fraintendetemi se preso da solo il libro è anche carino, ma non come continuazione del primo.

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