Guerra e Pace

Война и миръ
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Mondadori
1869
Copertina flessibile
1334
Russo
Igor Sibaldi
18 Maggio, 2022 12 Dicembre, 2022
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Meditata a partire dal 1863, più volte rivista e riscritta fino alla versione del 1886, "Guerra e pace" è l'opera più nota di Tolstòj e una delle più lette e amate della letteratura universale. In queste pagine di altissima scrittura, in cui spiccano le celeberrime figure della contessina Natàsha Rostòva e del principe Andréj Bolkònskij, si narrano le vicende di due famiglie dell'aristocrazia russa, i Bolkònskij e i Rostòv appunto, sullo sfondo della Russia patriarcale e contadina devastata dalle guerre e dall'invasione di Napoleone, ma ancor più sconvolta dall'influsso, borghese e civilissimo, dell'Europa occidentale. Della Grande Russia di inizio Ottocento "Guerra e pace" è infatti insieme il magnifico epos e la struggente elegia. Un capolavoro che esce dagli angusti confini del romanzo, per ampliarsi e trasformarsi al di là di ogni definizione di genere, e diventare di volta in volta romanzo storico, cronaca familiare, trattato storiografico, pamphlet, testo filosofico.

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Già, ho letto Guerra e Pace. E da qui tutto è andato storto. Nel senso che sono partita bene, ho letto circa 500 pagine il primo mese, poi quando la storia della guerra ha iniziato a prendere tutta la narrazione mi sono annoiata particolarmente e non riuscivo ad andare avanti. E ho avuto il blocco del lettore.

Lo consiglio? No. O meglio se dovete togliere “leggere Guerra e Pace” dalle vostre challenges allora sì, ma se dovete leggerlo per “divertimento” no, non fatelo. L’ho letto perché alcune BookTuber l’hanno letto e a loro è piaciuto così tanto… Non so come e perché (l’ho appena finito e non ho ancora visto i loro video dedicati a questo libro).

Una cosa devo dirla però. La Russia farebbe bene a rileggere questo libro prima di dichiarare guerra ad altre nazioni indipendenti. Imparerebbero molte cose. E nonostante sapessi la fine ossia che Napoleone ne esce come perdente, come avrei voluto che fosse al contrario. Cosa ovviamente impensabile visto il pregiudizio di Tolstoj (capibile essendo lui russo).

Comunque l’ho finito per sapere come finivano le relazioni cosa che a me di solito non interessa ma quelle sono state le cose migliori del libro.

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