His Hand in the Storm

His Hand in the Storm

, Libro n° 1
Pubblicato da sé
31 gennaio 2019
ebook da Netgalley
260
Inglese
--
29 Gennaio, 2019 7 Febbraio, 2019

Il suo team crede che sia calmo come lo Zen. Il suo capo lo trova ossessivo. I sospetti lo trovano affascinante ma pericoloso. Hanno tutti ragione.

L'ispettore capo Gray James sta incidendo nel marmo il ricordo del figlio defunto quando riceve una telefonata – un corpo senza faccia pende sul fiume.

Uno ad uno, qualcuno sta uccidendo i fondatori di una startup medica in crescita – distruggendo la pace di Gray, che rischia la vita e la carriera per salvare un bambino. Riuscirà Gray a salvare il ragazzino o, anche questo come suo figlio, morirà?

goodreads-image-of-book
Cosa ne penso

Ho potuto leggere questo libro in anteprima grazie a Netgalley, dando una mia opinione onesta sul libro. Ho scelto questo libro perché non conoscevo l’autrice. Ovviamente l’ho letto in inglese.

Prima di tutto il libro è ambientato in Canada e per solo per questo ha la mia approvazione. Il libro è il primo volume di una nuova serie con protagonista l’ispettore capo Gray, ambientato a Montreal, Canada. A differenza di un’altra serie ambientata nella stessa città, qui c’è poco francese (a parte due capoversi che se avessero avuto la traduzione in inglese sarebbe stato meglio).

Gray è un ispettore della polizia, che ha una carriera brillante, ma che ha avuto un lutto in passato. Infatti il figlio è morto e la moglie lo ha lasciato tre anni prima. La “backstory” del personaggio principale non è male, ma è troppo lenta. Se l’autrice avesse spiegato tutto all’inizio, invece di tirarla fuori con le pinze, mi sarebbe piaciuto di più.

Il caso è interessante, mi piacciono i libri che direttamente o indirettamente parlano di medicina, vaccini etc… e quindi mi ha coinvolto dall’inizio.

Per quanto riguarda un altro personaggio non principale (cioè che molto probabile non troveremo più nei prossimi libri) era palese quale fosse il suo segreto. Ho capito il segreto di Holly non appena ha chiamato la moglie.

Come detto il libro è un po’ lento a causa della backstory del personaggio principale che non viene mai detta esplicitamente. Trovo assurdo il fatto che un bambino sia rinchiuso in un istituto, che venga quasi ucciso dai suoi compagni e che il direttore non faccia nulla per proteggerlo anche se tale bambino è un “criminale” (criminale tre virgolette perché data l’età e il crimine commesso penso che si siano delle riserve sul termine).

Mi è piaciuto il finale, mi è piaciuto che non ho scoperto l’assassino subito (anche perché essendo in inglese porgo meno attenzione) e quindi l’ho letto volentieri.

Molto probabile che leggerò il prossimo (almeno per sapere cosa succede subito dopo questo finale).

Share On:
Post on TwitterPost on FacebookPost on WhatsappPost on LinkedinPost on DigPost on StumbleUpon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *