Il Battito del Sangue

Il Battito del Sangue
Playing with Fire
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Longhesi Thriller
27 ottobre 2015
ebook
199
Inglese
Annamaria Biavasco, Valentina Guani
14 Maggio, 2017 19 Maggio, 2017

Durante un viaggio a Roma, la violinista americana Julia Ansdell incappa in uno strano manoscritto che contiene uno spartito. Si tratta di una musica inedita, un valzer dal titolo “Incendio”, composto da un autore misterioso. Una melodia che ha un ritmo unico e inconfondibile, come il battito del cuore. Quello che Julia non sa è che, una volta eseguita quella composizione al violino, le cose cambieranno per sempre. Iniziano a susseguirsi episodi sempre più inquietanti, che coinvolgono anche sua figlia, e quando comprende che a rischio non c’è solo la sua sanità mentale, ma anche la sua stessa vita, Julia decide che esiste un solo modo per salvarsi: andare alla radice del mistero. Julia torna in Italia e, viaggiando tra Venezia e Roma per le sue ricerche, scopre che l’autore del meraviglioso valzer è Lorenzo Todesco, un ebreo che ha vissuto un amore tanto potente quanto tormentato negli anni fra il 1938 e il 1944, in una Roma straziata dalla guerra e dalle leggi razziali del Fascismo. Le due storie, quella di Julia e quella di Lorenzo, si intrecciano via via trascinando con sé il lettore fino a una sconvolgente conclusione, da autentica maestra del thriller.

Cosa ne Penso

Questo è il mio 250° libro, registrato sul sito di Goodread, ovviamente non è la mia 250esima lettura nella mia intera vita, dato che sono sicura di aver dimenticato di aggiungere molti libri al sito ma vorrei iniziare questa categoria con questo libro.

Sono abituata ai libri di Tess Gerritsen, o meglio, ho letto/sto leggendo la sua serie su Rizzoli & Isles grazie al programma TV che mi ha fatto conoscere il personaggio di Rizzoli, quindi quando ho visto questo libro nella colonna “suggerita” del mio account Kobo, ho detto perché no? Come al solito leggo la parola “violento” nel sommario e penso che sia un genere mystery/thriller. Oh, come ho sbagliato! All’inizio, provenendo da un libro di mystery/fantasy in cui il soprannaturale era la chiave del libro (cosa che non mi è piaciuta) ho pensato “oh Dio, no! Non un altro libro come il precedente!” Ma quando ho iniziato la seconda parte (la prima sezione di Lorenzo) sono rimasta senza parole. Non son riuscita a smettere fino a quando non ho finito il libro.

La storia ha due POV, Julia, ambientato nel tempo presente e Lorenzo, ambientato negli anni prima della Seconda Guerra Mondiale e durante la guerra. Le due linee temporali si intersecano, ma non in modo confuso. Il libro è diviso in “blocchi”, ogni blocco prende il nome da uno dei due personaggi e ogni blocco è composto da alcuni capitoli, quindi le due linee temporali si intersecano bene ed sono facile da seguire.

Il libro inizia con Jullia che compra un antico libro di musiche e tra questi c’è un valzer scritto a matita da L. Todesco. Non è stata la parte della storia narrata da Julia che mi ha fatto innamorare del libro, ma la parte di Lorenzo, che penso sia molto più interessante, secondo me.

Volevo conoscere avidamente la storia di Lorenzo, il suo “finale”, volevo sapere se è sopravvissuto e si è riunito con Laura, la sua amata, anche se Lorenzo non è un personaggio principale (è un mezzo per un fine). Il “mistero” è in secondo piano per me, so che non dovrebbe, dato che è la trama principale, ma penso che non mi sarebbe piaciuto tanto questo libro se non fosse stato per Lorenzo.

E il finale (della trama principale) è stato sorprendente per una volta. C’era sicuramente una soluzione al “mistero”, di questo non avevo dubbi, e nonostante guardi un sacco di telefilm (quindi avrei dovuto intuire che la “soluzione” era quella),  sono stata così “rapita” dalla storia di Lorenzo che non l’ho proprio intuita. Ed è la prima volta che mi sorprendo leggendo un libro. Inoltre è la prima volta che un libro mi fa piangere… Forse è a causa del genere che di solito leggo, ma in realtà non ho mai pianto per un libro. Piango per un telefilm, per una fanfiction, anche per uno spot pubblicitario (sì, sono strana, lo so), ma mai per un libro. Alla fine ero così contenta di aver letto questo libro che ero felice del mio acquisto.

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