La Città di Ottone

The City of Brass
,

, Libro n° 1
Harper Voyager
14 novembre 2017
ebook
569
Inglese
--
18 Marzo, 2020 25 Marzo, 2020

Nahri has never believed in magic. Certainly, she has power; on the streets of 18th century Cairo, she’s a con woman of unsurpassed talent. But she knows better than anyone that the trade she uses to get by—palm readings, zars, healings—are all tricks, sleights of hand, learned skills; a means to the delightful end of swindling Ottoman nobles.

But when Nahri accidentally summons an equally sly, darkly mysterious djinn warrior to her side during one of her cons, she’s forced to accept that the magical world she thought only existed in childhood stories is real. For the warrior tells her a new tale: across hot, windswept sands teeming with creatures of fire, and rivers where the mythical marid sleep; past ruins of once-magnificent human metropolises, and mountains where the circling hawks are not what they seem, lies Daevabad, the legendary city of brass?a city to which Nahri is irrevocably bound.

In that city, behind gilded brass walls laced with enchantments, behind the six gates of the six djinn tribes, old resentments are simmering. And when Nahri decides to enter this world, she learns that true power is fierce and brutal. That magic cannot shield her from the dangerous web of court politics. That even the cleverest of schemes can have deadly consequences.

After all, there is a reason they say be careful what you wish for...

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Di cosa parla

Nahri, una ragazza di circa 20 anni, vive nell’Egitto del 18° secolo e si arrangia con furti e truffe nei confronti dei più ricchi. Oltre a questo, pratica esorcismi ed è proprio uno di questi che fa iniziare la storia. Inoltre aiuta le persone a guarire, perché è capace di “sentire” una malattia, e apprende le lingue facilmente. Soprattutto parla una lingua che non ha mai studiato e che non è parlata in Egitto quindi crede che sia la lingua dei suoi progenitori. Infatti, è orfana e non conosce le sue origini. Una sera, dopo uno dei suoi esorcismi la ragazza viene attaccata da un Ifrit che si è impossessato della ragazza a cui ha praticato l’esorcismo. A salvarla è Dara che poi le rivela che è stata lei ad invocarlo e che lei è una “mezza umana, mezza djinn” di un’antica famiglia ormai estinta di guaritori. Dara le spiega perché questi Ifrit stanno cercando di ucciderla e per proteggerla deve portarla nella città d’ottone.

Il racconto si sposta poi a Daevabad, una città misteriosa nascosta agli occhi umani, in cui Nahri si troverà immischiata nella politica della città.

Cosa ne penso

Il mondo creato dall’autrice è molto bello ed interessante, i caratteri arabeggianti sono quelli che mi hanno fatto avvicinare al libro, ma purtroppo la trama non mi è piaciuta fino alla fine e ne discuteremo dopo nella parte “spoiler”.

Il mondo dei djinn è molto particolare, si viene a conoscere che non esiste solo un tipo di djinn, ma ci sono più tribù, sei, esistono i daeva di cui Dara fa parte e gli shafit ossia metà umani e metà djinn che vivono in condizioni disumane in contrasto con i djinn che hanno prima sottomesso i daeva e che ora vivono nel lusso. Devo dire che la storia dietro a questo mondo è molto interessante, come sono nati i djinn, quello di cui hanno paura, la città di Daevabad che è costruita di ottone, il tutto è molto interessante così come il personaggio di Dara e anche i poteri nascosti di Nahri. Così come tutte le leggende narrate sia del popolo di Nahri, sia delle altre tribù della città, di Suleiman (Salomone) e del suo ruolo in questo mondo.

Ovviamente ci sono ancora tante domande come per esempio chi sia in realtà Dara o anche la stessa Nahri che sicuramente troveranno risposta nei libri successivi, ma ahimè non continuerò con la serie. Il finale mi ha deluso troppo (ma ovviamente non posso dire il perché qui).

Stile

L’inizio è troppo lento, Nahri ci impiega mezzo libro ad arrivare a Daevadbad! Ad un certo punto ho pensato che sarebbe arrivata in città solo alla fine del libro e che la storia sarebbe continuata nel secondo volume. E poi non c’è trama, è solo un ricettacolo di informazioni e di leggende, di cosa si pensa che quel “tale” ha fatto  mille anni fa secondo i libri di storia, senza chiedere a quel “tale” che ha vissuto mille anni fa cosa è successo realmente. Ma certo, crediamo a tutto quello che si dice soprattutto se detto da chi ha usurpato il potere ad una tribù.

Ma qui c’è la contraddizione che è il mio secondo nome. Perché l’inizio è sì un po’ lento, ma nonostante ciò mi sono piaciuti i racconti e le leggende che in questi primi capitoli vengono raccontati (lo so sono una contraddizioni unica).

Il racconto ha due narratori, Alizayd, Ali, il figlio cadetto del re della città e Nahri. Mi piace come l’autrice mischia le due narrazioni e i due punti di vista.

Conclusione senza spoiler

Il libro per l’85% mi è piaciuto, il viaggio che fanno Dara e Nahri, le leggende narrate, anche i complotti al potere in parte mi sono piaciuti. Solo la fine mi ha deluso. Però ve lo consiglio perché il  mondo creato è molto interessante. Il libro ad oggi non c’è in italiano, ma la Oscar Vault ha annunciato che lo pubblicherà a giugno. Io ovviamente l’ho letto in inglese.

Discussione

Come sempre, leggete da qui in poi se avete letto il libro. Praticamente discuto la fine CON SPOILER.

Quello che non mi è piaciuto è che all’inizio viene introdotto questo personaggio forte che è sopravvissuto alle strade de Il Cairo, ma poi Nahri si fa imbambolare da coloro che hanno sconfitto la sua razza e che le hanno rubato il trono. Pensavo che avesse più palle, ma quanto vedo no, è solo la solita figura femminile ridotta ad ubbidire e basta. E lo so che c’è un altro libro (due) e che Nahri ora tratta il re come se fosse un altro personaggio che deve essere truffato, ma non mi piace. E non fatemi parlare del matrimonio con il primo figlio del re. E a quanto pare dalla trama del secondo libro, passa del tempo tra questo e il prossimo libro e odio con tutta me stessa quando questo succede. No, un libro in cui voglio strozzare la protagonista 4 volte su 5 non fa proprio per me.

Poi Dara è buono o cattivo? Lo so che non sempre c’è una distinzione netta, ma odio quando si introduce un personaggio come buono o che è diventato buono e poi tutto d’un tratto da fuori di matto e sembra il diavolo in terra. E non solo. Sembra che Nahri sia innamorata di lui, ma cosa fa? Sposa un altro. Che grande amore eh! Lo so che è quasi costretta, ma è proprio questo che mi fa dire, no non leggo il prossimo perché non voglio leggere di una donna che era libera fino a due giorni prima, è costretta a sposarsi per sotterfugi politici contro  la sua razza e che poi magari si innamora pure del marito (questo non lo so, lo sto solo ipotizzando e visto questa ipotesi, o mi spoilero tutto il secondo libro, o non lo leggo per paura di doverlo leggere). Anche perché sembra che Dara ritorni e già si è dovuto sorbire Nahri che faceva la gallina con Ali, il fratello del futuro marito, ora deve pure sorbirsi il primogenito che ha vinto? No grazie, già mi salivano la tachicardia durante il litigio al bordello. Anche no. E tra l’altro sembra che Muntadhir, il primogenito, sia uno che si fa tutte le serve del padre ed è pure bi visto gli occhi a cuoricino per il suo migliore amico. Quindi non mi piace quando un autore ci presenta dei personaggi e che poi li cambia, ci fa amare questi personaggi e quindi vorremmo ogni bene per loro, ma poi li capovolge e quindi li vorremmo solo ammazzare. Mi sembra una presa in giro.

E il problema è che voglio sapere della madre di Nahri che a quanto pare è ancora viva e quindi vorrei leggere solo per questo e per sapere come fanno a riportare in vita Dara. Ma non posso leggere anche il resto solo per scoprire cosa è successo 20 anni prima. Molto probabilmente lo leggerò nei commenti quando la serie è finita.

Conclusione con spoiler

Quindi concludendo, il mondo narrato dall’autrice è molto affascinante, ma la trama data alla protagonista alla fine del libro mi fa allontanare dalla serie perché non voglio leggere di queste cose. Non per la protagonista.

E forse sono così delusa perché avevo grandi aspettative da questo libro che tralasciando la lentezza iniziale, tutto andava bene fino alla fine quando Dara è andato fuori di testa.

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