La dea in fiamme

The Burning God
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, Libro n° 3
Oscar Mondadori
17 novembre 2020
Copertina rigida
624
Inglese
Sofi Hakobyan
17 Agosto, 2022 24 Ottobre, 2022
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Dopo aver salvato il Nikan dagli invasori stranieri e aver combattuto l'infernale imperatrice Su Daji, Fang Runin è stata tradita dai suoi alleati e abbandonata in fin di vita. Nonostante tutto ciò che ha perso, Rin non ha rinunciato a lottare per il popolo delle province meridionali, a cui ha sacrificato così tanto, e soprattutto per il suo villaggio natale, Tikany. Nel tornare alle sue radici, Rin dovrà fronteggiare ardue sfide, ma anche inaspettate opportunità. I suoi nuovi alleati alla guida della Coalizione del sud sono astuti e infidi, ma Rin si accorge presto che a detenere il vero potere nel Nikan sono i milioni di cittadini comuni assetati di vendetta che la venerano come una dea salvatrice. Appoggiata dal massiccio esercito del sud, Rin userà ogni arma per sconfiggere la Repubblica del Drago, i colonizzatori esperiani e tutti coloro che minacciano le arti sciamaniche e coloro che le praticano. Acquisterà maggiore forza o influenza, ma sarà anche in grado di resistere al richiamo della Fenice, che la spinge a dare alle fiamme il mondo intero?

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Cosa ne penso

Non mi è piaciuta la fine. Con questo finale, l’autrice giustifica la conquista dell’oriente da parte dell’occidente e anche se il progresso tecnico è giusto, cancellare un’intera cultura solo per far spazio al creatore non è giusto e da una persona con origini cinesi mi aspettavo di più (ma che volete che ci faccia, vive in america e quindi ha subito il lavaggio del cervello che gli americani sono i migliori al mondo e che tutti devono essere come loro con la loro cultura di 600 anni).

Inoltre è praticamente un resoconto dei viaggi di Rin in cui viene presa per i fondelli tre volte su due e non vince neanche una battaglia, tranne l’ultima che guarda caso non l’ha neanche vinta perché è stato Nezha che si è sacrificato. Perché costruire un bel personaggio, “morally grey” per poi farle fare sempre la figura dell’imbecille? Oltre che creare questo mondo fantastico, ma che poi viene soppiantato dagli americ… sorry esperiani con l’unico Dio?

E capisco perché Rin si è sacrificata e questo mi piace è proprio il fatto di lasciar gli esperiani in giro per il Nikkan che non mi va giù.

Inoltre credo sia troppo incentrato sulla storia vera. Se vuoi esporre il marcio della guerra non puoi avere la stessa conclusione. Posso capire l’odio profondo per i giappon… sorry mugeniani, tanto che ha fatto praticamente scoppiare una bomba atomica sull’intero arcipelago, ma dare in pasto il nikkan agli esperiani e intendere che gli occidentali sono la soluzione è così anti-cinese che non capisco come può chiamarsi di origini cinesi (molto probabilmente i cinesi manco leggono questa serie visto i buon rapporti che hanno con gli americani/occidentali). Mi aspettavo di più da lei, ma leggendo le varie recensioni soprattutto da chi capisce la storia asiatica, vedo che con questi libri ha voluto solo inculcare la sua veduta nella storia ed usarlo molto probabilmente come propaganda politica. Forse se non avessi sentito che si basava sulla storia sino giapponese o comunque non fosse basato sulla storia di pari passo mi sarebbe piaciuto di più. Che poi perché scrivere un manuale di storia se non cambi la morale?

E comunque la storia mi è piaciuta, anche perché non conosco perfettamente la storia cinese che mi fa arrabbiare per le incongruenza (come ad altri), ma il finale è patetico. Ed è per questo che ho dato 3 stelle per i primi capitoli, anche se devo dire leggere di Rin che perde sempre mi imbestialiva non poco.

La fine una grande delusione oltre che prevedibile.

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