La Donna dal Kimono Bianco

The Woman in the White Kimono
, ,

Tre60
28 maggio 2019
eBook
334
Inglese
Maria Carla Dallavalle
24 Marzo, 2021 29 Marzo, 2021

Giappone, 1957. Il matrimonio combinato della diciassetten­ne Naoko Nakamura con il figlio del socio di suo padre garan­tirebbe alla ragazza una posizione sociale di prestigio. Naoko, però, si è innamorata dell’uomo sbagliato: è un marinaio americano, quello che in Giappone vie­ne definito un gaijin, uno straniero. Quando la ragazza scopre di essere incinta, la comprensione e l’affetto che sperava di trovare nei genitori si rivelano soltanto un’illusione. Ripudiata da chi dovrebbe starle vicino, Naoko sarà costretta a compiere scelte inimmaginabili, per qualunque donna ma soprattutto per una madre...

Stati Uniti, oggi. Tori Kovač è una giornalista. Men­tre si prende cura del padre, anziano e gravemente malato, trova una lettera che getta una luce sconvolgente sul passato della sua famiglia. Alla morte del padre, decisa a scoprire la verità, Tori intraprende un viaggio che la porta dall’altra parte del mondo, in un villaggio sulla costa giapponese. In quel luogo così remoto sarà costretta a fronteggiare i demoni del suo passato, ma anche a riscoprire le proprie radici...

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Di cosa parla

La donna dal Kimono Bianco è una storia struggente, che parla di una fetta di storia del mondo alquanto triste. Siamo nel Giappone del 1957, quindi nel dopo Hiroshima e Nagasaki, con la dominazione americana ancora in atto. Ma gli americani non sono solo dominatori, alcuni sono bravi ragazzi che si sono arruolati ancora minorenni per fuggire alla monotonia della loro vita. Qui incontriamo Naoko che insieme ad un’amica incontra un americano un giorno mentre torna da scuola. Lei lo chiamerà Hajime perché se la sua famiglia viene a sapere che si è innamorata di un gaijin (外人), uno straniero, sicuramente le verrebbe impedito di incontrarlo. Ma quando suo padre decide che è ora che si sposi, la ragazza ha l’opportunità di far conoscere il ragazzo alla sua famiglia prima di essere costretta a sposare il pretendente scelto dal padre, Satoshi.

Le cose ovviamente non vanno bene anche perché Hajime si presenta in divisa americana e la famiglia ha ancora una mentalità arretrata.

Le cose si complicano quando Naoko scopre di essere incinta e deve compiere scelte che spesso le sono imposte.

La storia però non è incentrata solo sul passato, perché in effetti il racconto parte nel presente, da Tori Kovač una giornalista americana che accudendo il padre ammalato trova una lettera con un indirizzo giapponese e il padre sul letto di morte le rivelerà qualcosa del suo passato alquanto sconvolgene. Così parte per il Sol Levante alla scoperta di un mondo che le era sconosciuto.

Cosa ne penso

Sto piangendo come un bambino! Essere empatica purtroppo alcune volte fa male.

Si sa che la guerra fa danni non solo alle cose, ma questa realtà non la conoscevo. Così come non conoscevo la realtà del libro Storia della nostra scomparsa. Anche questa storia è un risvolto della guerra, ma siamo nel passato e non trovo giusto cercare colpe. O meglio dobbiamo guardare avanti e non guardare solo al passato per “odiare” una razza perché le persone sono cambiate. Ovvio non si deve dimenticare cosà è successo, quello mai, dare una voce alla storia delle vittime come ha fatto l’autrice, quello sì.

Non posso che dire che ho amato il libro, ho amato Naoko e le ambientazioni dell’autrice. Essendo un’amante del Giappone mi sono trovata spesso su Google Maps a cercare i luoghi e a voler conoscere di più.

I personaggi

I personaggi saranno anche inventati ma sono basati su persone reali quindi non me la sento di dare un giudizio su come sono presentati perché non sono inventati dall’autrice al 100%, per cui non me la sento di giudicare cosa l’autrice fa fare a questi personaggi.

In poche parole non me la sento di dire ho amato Naoko per quello che ha fatto o ho detestato Hajime o la famiglia perché io ho le mie convinzione che sono basate sul mio vivere negli anni 2000 e i valori sono cambiati. Trovo giusto quello che fanno queste famiglie a queste ragazze? Con la mia mentalità ovviamente dico di no, ma non ho vissuto quegli anni e quindi non posso giudicare fino in fondo le famiglie.

Però ho amato la forza di Naoko, l’accettazione di Satoshi, il rammarico di Hajime e la tenacia di Tori per sapere la verità.

Stile

I capitoli non sono lunghi e il libro è molto scorrevole, ci sono accenni culturali al Giappone che mi interessano tantissimo e leggendo il libro devo dire che mi sono innamorata ancora di più di questa cultura. Le parole usate per le sue storie sono così belle che possono guarire. (e sto piangendo ancora)

Conclusione

Sono contenta di aver letto questo libro. Grazie all’autrice per aver scritto questa storia e grazie a Kindle Unlimited per avermi proposto il libro. Ho continuato a vederlo tra le raccomandazioni per settimane, ma non l’ho mai preso in considerazione. Ora sono felice di averlo letto.

E le copertine, sia questa che quella dell’edizione Kindle americana, sono stupende.

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