La Ragazza Scomparsa

La Ragazza Scomparsa
Lost Girls
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, Libro n° 3
Newton Compton Editori
novembre 6 2015
ebook
384
English
Erica Farsetti e Renata Moro
22 Aprile, 2019 27 Aprile, 2019

Charlie e Amy, due bambine di soli nove anni, compagne di gioco, scompaiono all’improvviso. Un messaggio recapitato alle rispettive famiglie conferma l’ipotesi peggiore: le giovani sono state rapite. È l’inizio di un incubo. Poco tempo dopo, un secondo messaggio è ancora più mostruoso. I malviventi mettono le due famiglie l’una contro l’altra, minacciando di uccidere una delle due bambine. Per la detective Kim Stone e la sua squadra il caso è più difficile del solito. I rapitori potrebbero davvero trasformarsi in assassini spietati. Bisogna agire con rapidità e trovare la pista giusta. E Kim ha intuito che nel passato delle due famiglie si nascondono degli oscuri segreti...

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Cosa ne penso

Due bambine vengono rapite, ma solo una torna a casa. 13 mesi dopo, altre due bambine vengono rapite, ma questa volta, la madre di una di loro è una vecchia conoscenza dell’ispettore Kate Stone. Riuscirà Kate a portare a casa entrambe? E cosa c’è sotto al rapimento? Al rapitore piace giocare, infatti manda SMS ai genitori come fosse una competizione. E che fine ha fatto la bambina che non è mai tornata a casa?

Il caso è molto interessante, è più un thriller psicologico visto i giochetti che il rapitore fa e mi piace molto questo fatto. Ovviamente non mi piace uno dei padri delle vittime, perché quel tipo di persone proprio non le posso sopportare ma questo è solo un mio parere e sicuramente è messo nel racconto apposta per essere un antagonista.

Ho solo due titubanze che non c’entrano niente con il racconto: la prima è che non riesco a capire perché Inga, la babysitter, non possa scappare solo con la carta d’identità, visto che in Inghilterra per ora non serve il passaporto, almeno se si vuole andare in Europa (come voleva fare lei), quindi tutta la storia del rapitore che ha il suo passaporto non serve a niente. So che gli inglesi sono anali con questa storia del passaporto perché si sentono superiori agli altri europei e quindi cercano di chiedertelo anche se non serve (e ne ho le prove), ma la trovo una cosa superflua e poco ricercata da parte dell’autrice. Cioè non serve a niente.

E la seconda è una titubanza che ho da parecchio, cioè da quando leggo autori inglesi: ma in Inghilterra i poliziotti non portano le pistole? Molto probabile no perché non so quanti libri ho già letto in cui arrivano sulla scena di un rapimento, a casa di un assassino o in generale nella vicinanza di un criminale senza armi. Il che lo trovo da idioti…

Non mi è piaciuta la storia della medium, non sopporto queste persone quindi ogni volta che li trovo nei libri storco il naso e sì è stato questo che mi ha fatto dare 4 stelle al posto di 5.

In generale, il libro mi è piaciuto, i capitoli brevi sono un plus e lo stile dell’autrice mi piace. Mi piace il fatto che ci sono sì due casi, ma uno è veramente in secondo piano e non oscura quello più interessante (sì sto guardando te Val McDermid).

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