La Spada dei Sanada

Le sabre des Sanada
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, Libro n° 2
L'ippocampo
26 agosto 2021
Copertina flessibile
420
Francese
Cinzia Poli
6 Agosto, 2022 16 Agosto, 2022

"La spada dei Sanada" è il secondo tomo delle Cronache dell'acero e del ciliegio, la tetralogia giapponese di Camille Monceaux, iniziata con "La maschera del Nō". L’autrice riporta il giovane lettore in quest’epoca remota, affascinante quanto concitata. Ichirō è faticosamente riuscito a fuggire da Edo, ma è a pezzi: la scomparsa di Hiinahime lo ha devastato e ora si ritrova di nuovo a dover ripartire da zero. Trascorrerà l’inverno nascosto in un remoto tempio in compagnia di Shin, il suo inseparabile amico, ma nessuno può sfuggire troppo a lungo al proprio passato. Ichirō è sempre deciso a vendicare la morte del maestro che gli ha fatto da padre e al tempo stesso intende esaudire il suo ultimo desiderio: restituire cioè una misteriosa spada a un potente signore di Osaka. Per riuscirci Ichirō si unirà al clan dei Sanada e parteciperà alle sanguinose battaglie della guerra civile che sta dilaniando il Giappone. Nella fortezza eretta dagli avversari dello shogun per opporsi alla sua tirannia, sta per compirsi il destino del ragazzo.

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Di cosa parla

Ichirou è fuggito da Edo e con Shin si ferma nel suo vecchio villaggio. Qui è sotterrata la spada di Marumasa affidata da Kama al suo maestro tempo prima. I due sono seguiti da una ninja Seirei che li vuole portare a Kyoto dove Akemi li può usare per i suoi lavori. Ma con la spada c’è un messaggio di andare al tempio e di affidare la spada a un monaco. Quindi i tre si avviano al tempio, ma il monaco non c’è. Qui i tre si fermano per l’inverno fino a quando decidono di partire, ma all’improvviso arriva il monaco che nient’altri è che Kama che affida la spada al monaco che ha ospitato i tre per tornare a Osaka dove il suo capo si è appena arreso allo shogun Ieyasu.

I tre decidono di portare la spada loro stessi e così partono per Osaka.

Cosa ne penso

Il libro mi è piaciuto, non l’ho trovato lento anche se ci ho messo un po’ a leggerlo (ma nel frattempo leggevo altro). Le ambientazioni mi sono piaciute e anche i personaggi. Si vede che l’autrice si è interessata al periodo e che ha studiato la storia giapponese ed è questo che mi ha attratto in un primo tempo.

Il colpo di scena finale purtroppo non mi ha colpito perché conoscevo già il narratore del terzo e quarto libro (non ricordo dove l’ho scoperto) ma ciò nonostante penso che sia comunque ben pensato.

Come edizione non ci siamo ancora perché i discorsi non sono ben chiari come sono scritti (vedi la prima recensione), ma spero comunque che il terzo libro esca presto.

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