La Stirpe della Gru

Descendant of the Crane
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Mondadori
9 aprile 2019
Copertina rigida
456
Inglese
Gabriele Giorgi
14 Giugno, 2021 22 Giugno, 2021
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LA PRINCIPESSA HESINA DI YAN ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Ma quando il suo amato padre muore, viene gettata nell’arena dei giochi di potere e diventa all’improvviso sovrana di un regno incredibilmente instabile. Per di più, Hesina è convinta che il re sia stato ucciso, e che l’omicida sia qualcuno che le è molto vicino.

La corte è piena di ipocriti e delatori che non vedono l’ora di approfittare della morte del monarca per accrescere la propria influenza: ciascuno di loro potrebbe essere l’assassino.

I suoi consiglieri vorrebbero che Hesina accusasse il regno confinante di Kendi’a, il cui governante ha già radunato le truppe per la guerra. Determinata invece a trovare il vero colpevole e con qualche dubbio sulla fedeltà della sua stessa famiglia, Hesina compie un gesto disperato: si rivolge a un’indovina, il Giaggiolo argenteo. Un atto di tradimento, punibile con la morte, poiché la magia nel regno di Yan è da secoli vietata dalla legge.

Seguendo le parole della veggente, Hesina chiede aiuto ad Akira, un delinquente patentato dalla mente brillante e acuta, un detenuto che nasconde più di un segreto.

Il futuro del regno di Yan è in pericolo: riuscirà Hesina ad avere giustizia per suo padre? O il prezzo da pagare sarà troppo alto?

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Di cosa parla

La principessa Hesina deve prendere in mano le redini del regno del padre quando questi muore improvvisamente. Ma Hesina ha visto quel gas uscire dal corpo del padre, mentre la dottoressa pratica l’autopsia, quindi non può essere morte naturale. Hesina vuole la verità, ma deve anche regnare, sedare le rivolte contro gli indovini, individui banditi e sterminati in tutto il regno, oltre ad evitare la guerra con il regno vicino.

Stile

Il libro è narrato in terza persona singolare, la protagonista e quindi il punto di vista è quello di Hesina. I capitoli  alcune volte sono abbastanza lunghi ma sono frammentati quindi ci si può fermare senza perdere il filo del discorso. Ci sono delle parole specifiche, ma non vengono spiegate un granché. Per esempio si parla spesso di un li che è un’unità di misura, ma non si capisce a cosa corrisponda in termini nostri e se qualche termine viene spiegato la prima volta che si incontra la parola, poi si dimentica e quindi credo che un glossario alla fine sarebbe stato meglio anziché note a piè di pagina.

I personaggi

Hesina non è un grande personaggio, spesso ha delle idee e poi fa tutt’altro nel giro di due secondi e la sua fiducia cieca in certi personaggi è sensore di disastro. Inoltre ha 17 anni e non sembra governare. Il suo scopo è quello di trovare l’assassino del padre, che va bene, ma il libro praticamente è solo il processo per trovare l’assassino e si presentano papabili colpevoli che un detenuto per furto smonta in due secondi. Non si vede la regina regnare il suo regno, non si vedono i consiglieri che consigliano la giovane regina e non si vedono gli intrighi, ci sono solo presentati a conti già fatti. Hesina poi non ha spina dorsale, voglio dire sei la regina comportati da tale! Invece no, è molle, si fa mettere i piedi in testa da tutti.

La storia romantica poi è inesistente anche se si capisce che c’è l’insta love giovanile. Ma non ho trovato un interesse per la coppia, non ho provato nulla che mi facesse tifare per loro, ho capito subito che tra i due sarebbe nato qualcosa, ma non si vede.

Di Akira, il personaggio maschile che aiuta Hesina nel processo, mi piace solo il nome perché alla fin fine non si vede poi molto. E poi quella sua asta che gli serviva? Il personaggio aveva grande potenziale, o almeno dalla trama, poteva avere una storia di redenzione, essere un delinquente pentito che si redime attraverso l’aiuto che dà a Hesina, ma la sua “redenzione” è già bella che finita prima ancora di incontrarlo. Inoltre non viene spiegato come fa ad avere tutte quelle conoscenze e quali siano i suoi rapporti con gli altri regni (sono rimasta un po’ vaga qui per non fare spoiler, ma c’è una scena che ti fa dire “ah ma allora viene da quel regno” ma alla fine non si capisce se è vero).

Il principe del regno confinante che si sta preparando alla guerra con Yan, è praticamente una comparsa e non trovo neanche giusto perdere tempo e nominarlo.

Ma per il resto sono alquanto piatti e monodimensionali, alcune volte anche interscambiabili. Non mi sono piaciuti i fratelli di Hesina, le sue dame, la guardia del corpo che suo fratello le appioppa e neanche gli antagonisti, che poi sono davvero antagonisti?

La corte poi è inesistente, non ci sono servitori, non ci sono addirittura guardie fedeli alla regina, la regina madre addirittura se ne sta tra le montagne del nord per tutto l’anno e torna solo per poco tempo. Ma perché poi è in esilio? Si dice per salute, ma quando si scopre il “colpo di scena” non si spiega perché.

E non fatemi parlare degli Undici. Chi sono? Da dove vengono? Come ha fatto l’Uno e il Due (che chiamarli così mi fa molto ridere) a trovare quel particolare che poi porta al colpo di scena? No, non ci siamo, ci sono troppe domande, troppe sviste che non hanno risposta e mai le troveranno.

Cosa ne penso

Devo dire che questo è stato un “cover buying” (ossia l’ho comprato solo per la copertina che è bellissima), poi il setting è anche orientale quindi pensavo che mi sarebbe piaciuto, ma ahimè che delusione. Oddio non proprio perché il terzo quarto di libro mi è piaciuto molto, solo che i primi due e l’ultimo quarto sono un po’ lenti (i primi due) e deludente la fine.

Già la trama è fuorviante. LA PRINCIPESSA HESINA DI YAN ha sempre desiderato sfuggire alle responsabilità della corona, per vivere nell’anonimato. Davvero? Non viene mai nominato nel libro. Speravo di trovare una regina ribelle che non seguisse i consigli dei suoi consiglieri e facesse di tutto perché il bene di tutti gli individui fosse al primo posto, ma si è rivelata una delusione. In questo caso credo che si siano fatti dei tagli, magari anche involontari dell’autrice, e lasciato andare questo aspetto, così come poi la storia di Akira è praticamente riassunta in due pagine.

Il world building, poi, non è un granché definito, ci sono questi indovini che sono il nemico giurato del regno (oltre che possibilmente estinti), persone che hanno il dono della vista oltre a poteri non meglio definiti e che quando si feriscono il loro sangue si infiamma, ma non viene usata questa storia bene, è come se l’autrice avesse voluto mettere tremila cose in un libro solo quando penso che questa storia doveva essere sviluppata meglio e magari su più libri. Il libro viene presentato come un fantasy in cui è presente la magia, anche se alla fine è solo una storia di politica e la magia è solo il contorno. E poi non puoi dirmi che è uno standalone con questa fine, non puoi. Anche se hai in mente libri companion, non puoi non riprendere il filo del discorso e finire la storia.

Ho trovato poi assurda che fosse la regina a volere un processo quando lei stessa crede che l’assassino sia tra i pochi cortigiani. Ma quando mai si indice un processo sapendo che il traditore è tra i tuoi consiglieri alla luce del sole? Di solito si indaga all’oscuro e poi si portano le prove.

Ora, che la dottoressa non capisca che il re sia stato ucciso, può anche passare, ma che non venga neanche cacciata per incompetenza dopo che al processo fa un buco nell’acqua per la seconda volta, è inammissibile.

Conclusione

Il libro è stata una delusione anche se qualcosa mi è piaciuto, la trama vera e propria aveva del potenziale che è stato usato male. Non so se dall’autrice o dalla casa editrice, ma quello che poteva essere un bel libro, è invece qualcosa di poco chiaro e scontato a causa di particolari mancanti o di scene poco sviluppate. Il colpo di scena a metà libro era scontato e il finale (senza l’epilogo) era ovvio.

L’epilogo sembra scritto da un’altra persona (perché bellissimo) e se questa fosse una serie avrei potuto accettarlo perché mi è piaciuto moltissimo, ma visto che è uno standalone non posso dire che il libro in sé mi sia piaciuto. Peccato davvero.

L’unico motivo per comprare questo libro è l’edizione fenomenale della Oscar Vault. Il libro è davvero magnifico, dalla sovra coperta alla copertina nuda e cruda. Per non parlare della mappa all’interno della sovra coperta che si può vedere quasi come un poster, o delle prime pagine con dei fiori stupendi. Ma per la trama non è il caso di spendere i soldi.

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