Le Bugie del Mare

海うそ
,

Feltrinelli
9 aprile 2014
eBook
224
Giapponese
Gianluca Coci
28 Marzo, 2023 31 Marzo, 2023
, , ,

Anni trenta, Giappone meridionale. Akino, giovane studioso di geografia antropica di un'università del Kyosho, si reca nella piccola isola di Osojima per svolgere ricerche sul campo. Presto il suo viaggio di studio si trasforma in un pellegrinaggio alla ricerca di se stesso e in una profonda riflessione esistenziale, all'indomani di una grave e triplice perdita (fidanzata, genitori e professore/mentore). La natura incontaminata dell'isola, la sua flora subtropicale, i leoni marini, i capricorni giapponesi, le numerose specie di uccelli fanno da sfondo al "pellegrinaggio" del protagonista, affiancato da alcuni emblematici abitanti del posto e dal passato storico locale legato allo sciamanesimo, al buddhismo esoterico e allo shintoismo. Nel finale, ambientato circa cinquant'anni dopo e denso di sorprese, Akino trarrà le conclusioni sulla propria vita, ancora una volta grazie a Osojima e alla sua magia. Le bugie del mare è una perla rara nel panorama letterario nipponico odierno: una vicenda intensa e complessa, con richiami importanti alla storia e alla religione locali e ai loro misteri; ma al contempo è un romanzo sul senso della vita e sulla riscoperta dei suoi valori fondamentali, in questa nostra epoca sempre più alla deriva.

goodreads-image-of-book

Di cosa parla

Il protagonista, Akino, visita un’isola giapponese e ne rimane affascinato. Ritorna 50 anni dopo e scopre che l’isola è cambiata a causa del modernismo. Il libro esplora temi come la natura, la spiritualità e il cambiamento culturale.

Cosa ne penso

Il libro è molto onirico, vediamo il percorso che fa Akino sia fisicamente sia interiormente. Devo dire che la parte che mi ha colpito di più, però, è la parte finale quando torna sull’isola. All’inizio arriva sull’isola per fare ricerche, ma alla fine non ha scritto niente e forse per questo l’isola è diventata quello che è. Ci insegna che se non c’è il ricordo per le generazioni future, tutto va perduto ed è un peccato che il modernismo distrugga la natura e i posti che erano sacri per i nostri antenati in questo modo. Chissà quanta storia è andata persa con la scusa di modernizzare il mondo.

Share On:
Post on TwitterPost on FacebookPost on WhatsappPost on LinkedinPost on DigPost on StumbleUpon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *