
The Last Temptation
Crimine, Detective Donne, Mystery
Val McDermid
Tony Hill & Carol Jordan, Libro n° 3
Time Crime
4 febbraio 2002
ebook
507
Inglese
Tessa Bernardi
22 Marzo, 2019 31 Marzo, 2019
La specialità dello psicologo e profiler Tony Hill è scandagliare le menti dei criminali e comprenderne i meccanismi. A fronte di una misteriosa serie di omicidi che vede vittime degli psicologi brutalmente uccisi e segnati con un atroce scalpo rituale, è a lui che le autorità si rivolgono per decodificare la folle logica che sta mietendo vittime tra i suoi colleghi. Rifiutare l’incarico non è un’opzione da considerare se tra gli obiettivi del killer c’è anche l’ispettore capo Carol Jordan, sua amica ed ex collega impegnata in Germania in una rischiosa indagine sotto copertura. Con il male che rappresenta una minaccia più che mai concreta, Tony Hill sa che deve opporsi con tutte le sue forze a ciò che mette in pericolo la sua esistenza e quella di Carol, riallacciando i fili che legano tra loro crimine, follia e violenza, e avventurandosi nel lato più oscuro e inquietante della mente umana. Ma è un gioco in cui si rischia di perdere, perché non c’è pace per coloro che finiscono nel mirino di un killer spietato che ha promesso di annientarli.
Un viaggio adrenalinico attraverso un mondo di corruzione, crudeltà e sangue. Il nuovo avvincente capitolo di una delle serie più acclamate del crime psicologico.


Cosa ne penso
Terzo libro nella serie Tony Hill & Carol Jordan, in cui Carol e Tony non lavorano più insieme da diversi mesi. Dopo l’arresto di Vance nel libro precedente Tony si ritira in Scozia, lasciando il profiling per la polizia, per dedicarsi all’insegnamento. Qui ha conosciuto anche una donna che sembra aver risolto i suoi problemi. Carol, invece sta per intraprendere una carriera nell’Europol ma prima di accettarla, deve andare sotto copertura per arrestare un trafficante di droga ed esseri umani che riesce ad essere invisibile. Riuscirà nell’impresa? E come può aiutarla Tony?
Nel frattempo in giro per l’Europa si aggira un serial killer spietato che prende di mira alcuni universitari che hanno in comune solo il fatto di insegnare psicologia.
Il libro è ben strutturato. siamo in diverse locations e sembra che i casi siano tutti diversi tra loro o quasi. Ci troviamo in Olanda con un omicidio, in Germania con la copertura, in Inghilterra con Carol e Scozia con Tony. Vengono introdotte due nuove poliziotte, il detective in Olanda che indaga sull’omicidio e quello in Germania che trova il collegamento tra questo omicidio fuori nazione con alcuni avvenuti sul suolo tedesco e che inoltre ha il compito di monitorare la copertura di Carol.
Mi piace il racconto del capitano della nave e credo che se il libro fosse stato solo su di lui mi sarebbe piaciuto di più perché non mi piacciono i casi sotto copertura, mai piaciuti i libri in cui i protagonisti vanno sotto copertura, ma ovviamente Laura non legge la trama di un libro di una serie e se li compra tutti e quattro insieme. Ergo si deve leggere per forza.
Non mi piace il fatto che Tony sia messo un po’ in disparte all’inizio e anche che Carol lo sia per dar spazio al caso in Europa (comincio già a pensare che l’Inghilterra non faccia parte dell’Europa… ma lo è ancora… forse usare “continente” è più appropriato).
Mi spiace che non ci sia più la task force del libro precedente e non mi piace che ogni libro sia diverso dal precedente. Mi spiego. Questa è una serie quindi i personaggi principali dovrebbero ricomparire ed essere i protagonisti in tutti i libri. Nel primo libro abbiamo un caso normale in cui uno psicologo viene usato dalla polizia e qui conosce la poliziotta protagonista (Tony e Carol). Nel secondo c’è una task force che ha il compito di aiutare e scovare serial killer grazie allo psicologo incontrato precedentemente (Tony), ma la poliziotta protagonista (Carol) è in disparte fino a due terzi del libro. In questo terzo libro, addirittura lo psicologo non lavora più per la polizia, si è ritirato non ricordo dove ed insegna all’università e la poliziotta protagonista sta per aver un nuovo lavoro all’Europol, ma è un finto lavoro perché viene mandata sotto copertura. Tra tutto questo c’è il caso in Olanda e il caso in Germania che per carità si collega al lavoro dell’Europol di Carol ma lo trovo così distaccato dal filo logico che una serie deve seguire (o magari che una serie deve seguire per piacere a me). L’autrice è molto brava a creare queste differenze, nel senso che almeno non scrive libri tutti uguali ma non so… io perdo interesse.
Non ricordo se nei primi due libri Carol avesse una memoria eidetica. Non credo ne avessero mai parlato… voglio dire, è una cosa insolita che mi fa ricordare Reid di Criminal Minds quindi me ne sarei ricordata… per cui l’autrice ha messo questo fatto solo perché le faceva comodo, invece di avere i suoi personaggi già caratterizzati all’inizio, aggiunge solo per comodità. E lo so che i personaggi devono evolvere nel corso delle loro peripezie in una serie, ma un fatto del genere non è evoluzione, è essere nati con questo dono.
Più vado avanti con la lettura e più non mi piace. Ripeto il libro è ben strutturato ma Carol fa un errore da principiante. lo so che senza quell’errore non ci sarebbe l’ultima parte del libro, ma è davvero necessaria per concludere il caso? Oltre al fatto che il caso più interessante, quello dell’assassino è totalmente messo in disparte dal caso sotto copertura che NON MI PIACE!!!! Ma perché i personaggi principali devo sempre essere rapiti? Non lo capisco… è come leggere sempre lo stesso libro. Inoltre non ricordo che il primo libro avesse due casi da risolvere, il secondo sì e anche il terzo adesso ho paura che pure il quarto sia così. Se lo è mi sa che dovrò dire addio a questa serie (leggerò il quarto solo perché l’ho già comprato). Ovviamente non so come funzioni la polizia in generale, ma credo che nessuna forza dell’ordine metta l’amico della poliziotta sotto copertura nello stesso condominio di tale poliziotta. Mi spiace ma neanche uno appena uscito dalla scuola di polizia fa questo errore.
Dopo che è saltata la copertura di Carol e quello che Radecki le ha fatto non sono più riuscita a leggere con gusto questo libro, ho sfogliato le ultime 50 pagine leggendo una frase qui e una frase là ma dire che mi è piaciuto è un eufemismo. Mi spiace, il libro è iniziato bene ma poi è andato nell’abisso con il caso che io reputo non principale. Sì, l’autrice mi ha deluso visto che è anche donna. E poi il caso sotto copertura è tirato alla lunga all’infinito, troppi personaggi, troppi coinvolgimenti. Forse l’autrice non riesce a scrivere di un caso solo e seguire un filo logico e per aumentare le pagine del libro ne scrive due, ma è noioso anche perché non sono collegati. Voglio dire, sto leggendo un capitolo sul caso dell’assassino e voglio sapere come finisce, ma devo fermarmi perché nel capitolo dopo si parla dell’altro caso (che non finisce mai). E gli errori fatti dalla polizia sono troppo madornali per essere apprezzati come “uuh è andata storta”. Come detto non l’accetto.
Comunque sia, è come se l’autrice non sappia cosa farne di questi personaggi. Non gli dà una squadra, non gli dà un luogo da cui operare, tre libri tre scenari completamente diversi. Per non parlare della loro storia, siamo sempre lì, non va avanti e non va indietro. Purtroppo sia autori di libri che di telefilm credono che tirare a lungo una storia faccia ritornare la gente a leggere/guardare di più ma non è così per me.
Quindi ho dato due stelle per il caso dell’assassino dei psicologi perché per il resto ne valeva zero.