L’ultimo saluto di Sherlock Holmes

His Last Bow


, Libro n° 8
Mondadori
1913
eBook
193
Inglese
Maria Gallone
11 Marzo, 2021 17 Marzo, 2021
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«Gli amici di Sherlock Holmes saranno lieti di sapere che è ancora vivo e vegeto anche se talvolta soffre di attacchi reumatici». Così, con un velo di ironia, il buon vecchio dottor Watson saluta i tanti, tantissimi lettori-fanatici dell’investigatore, nella Prefazione a questa raccolta di racconti. Avanti con gli anni ma sempre nel pieno delle sue straordinarie facoltà mentali, Holmes si destreggia tra intricati enigmi e affascinanti intuizioni seguendo il rigoroso metodo della deduzione, in sette appassionanti storie. All’epoca della pubblicazione de L’ultimo saluto di Sherlock Holmes (1917), il geniale indagatore era già un mito letterario, e la sua fama non avrebbe fatto altro che crescere negli anni, fino ai giorni nostri, alimentata da innumerevoli trasposizioni in film, cartoni animati e fumetti

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Di cosa parla

Recensione breve. Molto breve.

Ottavo e penultimo libro (grazie a Dio) dedicato a Sherlock Holmes. Siamo tornati alle raccolte di racconti che come sapete non mi piacciono e, purtroppo,  anche l’ultimo lo sarà (prevedo già di metterci una vita a leggerlo).

Cosa ne penso

Continuo a non capire il successo di questa serie, non riesco a farmela piacere soprattutto le raccolte di racconti che sinceramente non le capisco, ma forse sono io visto che non mi piacciono le “short stories”. Però devo dire che leggendole una al giorno sono riuscita a non annoiarmi mentre leggevo. Peccato che almeno due le avevo già lette. E ancora non capisco Moriarty… a questo punto non lo capirò mai.

Lo so che il libro è stato scritto 100 anni fa e so che una volta si scrivevano racconti brevi da pubblicare sui giornali quindi non posso dire nulla su questo metodo, visto che appunto era in un periodo molto diverso dal nostro, ma continuo a non capacitarmi del perché certi autori (e parlo di oggi) scrivono novelle. Perché non mi danno niente, solo frustrazione perché i casi si risolvono in un non niente e credo che siano libri mancati. Come detto in questo caso non posso far riferimento a questo fatto visto che un tempo l’editoria era molto diversa, comunque sia non trovo un filo logico nelle novelle di Doyle. Forse sarà anche il fatto che ogni casa editrice pubblica i racconti alla cavolo perché in edizioni diverse ho trovato gli stessi racconti ed ora mi chiedo se magari non ne ho perso qualcuno di maggiore importanza che magari mi faceva capire del perché Moriarty sia così importante.

Concludendo, sì leggerò l’ultimo, sono una masochista lo so, ma visto che Kindle unlimited ce l’ha, finirò la serie. Ma non aspettatevi tante stelle.

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