Rebel. Il Deserto in Fiamme

Rebel of the Sands
, ,

, Libro n° 1
Giunti
Febbraio 2015
ebook
272
Inglese
Sara Reggiani
24 Luglio, 2019 27 Luglio, 2019

Amani non ha mai avuto dubbi: è sempre stata sicura che prima o poi avrebbe trovato una via di fuga dal deserto spietato e selvaggio in cui è nata. Andarsene è sempre stato nei suoi piani. Quello che invece non si aspettava era di dover fuggire per salvarsi la vita, in compagnia di un ricercato per alto tradimento.

Tiratrice infallibile, per guadagnare i soldi necessari a realizzare il suo sogno Amani partecipa a una gara di tiro travestendosi da uomo. Tra gli avversari, il più temibile è Jin, il misterioso e affascinante Serpente dell’Est. Troppo tardi Amani scoprirà che Jin è un personaggio chiave nella lotta senza quartiere tra il Sultano del Miraji e il figlio in esilio, il Principe Ribelle. Ormai nota come il Bandito dagli Occhi Blu, Amani dovrà scappare con Jin attraverso un deserto durissimo e meraviglioso, popolato di personaggi e creature stupefacenti: i bellissimi e pericolosi Buraqi, fatti di sabbia e vento ma destinati a trasformarsi in magnifici destrieri per chi abbia l’ardire di domarli; i Djinni, capaci di evocare straordinarie illusioni; e ancora, indomite donne guerriere dalla pelle color oro e spietati skinwalker che divorano gli umani per assumerne le sembianze...

Quando Amani e Jin si troveranno di fronte alle rovine di una città annientata da un fuoco di calore innaturale capiranno che la posta in gioco è più alta del loro destino. E il Bandito dagli Occhi Blu dovrà decidere se fidarsi del Serpente dell’Est e unirsi alla rivoluzione del Principe Ribelle.

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Cosa ne penso

Rebel. Il Deserto in Fiamme è il primo volume di una trilogia di libri fantasy, ambientati in un mondo medio-orientale fantastico. Seguiamo le avventure della protagonista, Amani, che per fuggire dal suo piccolo paese e dalle tradizione arcaiche, si traveste da ragazzo e cerca di far soldi sparando a delle bottiglie in un covo di pistoleri. Amani ha delle caratteristiche particolari, occhi azzurri bellissimi che la distinguono dagli altri del suo popolo. Inoltre è una pistolera eccellente e grazie a questo fatto riesce a sopravvivere nel deserto. Al covo incontra Jin, un straniero misterioso che è ricercato dall’esercito del sultano.

Sapevo già che nel libro si parlava di aspetti moderni, come la presenza di pistole e treni e di solito la modernità nei fantasy non mi piace. Ma qui no. Il tutto ha un senso e nonostante mi piacciano fantasy in cui si combatte con le spade, non ho avuto problemi con questo racconto.

Mi è piaciuta tantissimo l’ambientazione, il medio-oriente ma soprattutto il mondo creato dall’autrice. Deserto che si mischia a magia, pallottole che si mischiano a muta-forma e le leggende narrate sono molto interessanti. Anche certi racconti che vengo narrati, sembrano un po’ i racconti cristiani quindi ritrovavo aspetti che già conosco in queste leggende.

Mi sono piaciuti i personaggi, sia Amani la protagonista, sia Jin, ma anche Ahmed il principe ribelle. Amani è una giovane ragazza che ha dei sogni e delle aspettative dalla vita che vanno oltre al paese in cui vive. Vuole scappare perché come in tutto il mondo arabo è quasi costretta a sposare lo zio che ha già parecchie mogli. La madre di Amani è stata uccisa e così anche il padre e quindi la ragazza va a vivere con sua zia, sorella della madre, con lo zio e le sue varie mogli e cugini. Qui non riesce a stare e sfruttando un diversivo creato da Jin, lo straniero venuto nel suo paese, riesce a fuggire. Vuole andare nella capitale del regno dove un’altra sorella della madre vive e spera che lì possa trovare la pace interiore che da sempre cerca.

Jin è un uomo ricercato dall’esercito del sultano e solo dopo la metà del libro scopriamo perché. Questo lo avevo già capito, ma non per questo il libro ha perso la mia attenzione. Anche lui mi è piaciuto, il mistero dietro alla sua comparsa e quello che fa mi ha intrigato molto.

Ahmed come detto è il principe ribelle e subito dalle prime pagine o capitoli scopriamo perché è chiamato così. Mi piace il rapporto che ha con il suo “popolo” e gli ideali che ha di voler migliorare la vita di tutti indistintamente da chi si è.

Mi piace il mondo magico dietro. Mi piace che esistano degli umani che non sono proprio umani, ma che hanno questi poteri e che hanno la loro “criptonite”.

Lo stile dell’autrice mi piace, l’alternare la storia del presente di Amani con le leggende o fatti avvenuti nel passato mi piace. Non posso dire nulla di più perché ho letto una traduzione e quindi non so che tipo di inglese abbia usato e spero di ritrovare la stessa impostazione nei libri seguenti. Inoltre il racconto è detto in prima persona dalla stessa Amani, cosa che trovo diversa dal solito.

Ho preso in prestito questo libro dalla mia biblioteca (prima volta che metto piede in biblioteca in 30 anni credo) e corro subito a prendere anche il secondo, anche se il libro non finisce con un cliffhanger, ma può essere considerato finito. Ovvio ci sono alcune domande che hanno bisogno di risposta e la fine promette un seguito, ma il libro si può leggere anche se non si ha a disposizione il secondo volume subito.

E ragazzi, come non si può non amare la copertina? Per me è un’opera d’arte (ma lo sono ancora di più le altre due).

Una cosa non riesco a capire. Perché l’edizione italiana è stata pubblicata prima che la versione inglese O_o. Mi sembra strana questa cosa…

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