
Crimine, Mystery
Theresa Talbot
Oonagh O'Neil, Libro n° 3
Aria
12 settembere 2019
ebook da NetGalley
262
Inglese
--
12 Giugno, 2019 26 Luglio, 2019
Se solo qualcuno avesse ascoltato...
Quando il presunto suicidio del famoso allenatore di calcio scozzese Harry Nugent colpisce i titoli dei giornali, i tabloid sono pieni di omaggi a un pilastro benefico della comunità che ha restituito così tanto sport e ai meno fortunati.
Ma qualcosa non va. Normalmente le celebrità fanno la fila per dichiarare di aver avuto un rapporto molto speciale con il defunto, ma la giornalista investigativa Oonagh O'Neil ha la netta impressione che le persone stiano cercando di prendere le distanze da Harry.
L'indagine di Oonagh la porta a scoprire un insabbiamento straziante che la colpisce fino in fondo... e la mette in pericolo mortale da coloro che sono disposti a proteggere i loro sadici e oscuri segreti ad ogni costo...

Cosa ne penso
Ho potuto leggere questo libro in anteprima grazie a Netgalley, dando una mia opinione onesta sul libro. Ovviamente l’ho letto in inglese.
Sì lo ammetto, ho impiegato un bel po’ a leggere questo libro. Più di un mese. Un po’ perché l’ho trovato un po’ lento e un po’ perché nel frattempo ho letto altri libri.
In questo libro un noto allenatore di calcio viene trovato dalla moglie Sarah, impiccato alla balaustra della sua casa. Indagando sul fatto e vedendo che non è tutto come sembra, vengono a galla dei fatti inquietanti che riguardano il passato dell’allenatore.
Oonagh è la giornalista a cui però non viene dato il caso del famoso allenatore, ma caparbiamente riuscirà ad indagare e a scovare tutta la verità.
Il libro in linea di massima mi è piaciuto nel senso che il caso è interessante anche se non tantissimo. Il libro tratta di un argomento delicato e quindi magari non è una lettura per tutti, ma non c’è nulla di grafico.
Ad un certo punto Oonagh dice “‘A bit like Mussolini and the trains?’ she’d replied, but the reference had been lost on Sarah.” in riferimento ai libri contabili del marito di Sarah. Veramente il riferimento è “perso” anche a me e sono italiana. Che diavolo voleva dire?
Sinceramente non mi piace la protagonista, la trovo un po’ sciatta, a cui piace molto il bere. Ma, e qui è colpa mia (e dell’autore/casa editrice che non l’hanno menzionato da nessuna parte) questo è il terzo libro di una serie e quindi non so cosa sia successo prima. L’avessi saputo non l’avrei letto, ma solo perché non mi piace leggere una serie non in ordine cronologico.
Comunque sia non mi ha preso come altri libri, non sentivo la voglia di leggere e quindi arrivare alla fine. Di per sé non è un brutto libro, ma sicuramente non per i mie gusti.
Un’altra cosa che non riesco a capire è il congiuntivo. Mi hanno sempre insegnato che con “if” ci va il congiuntivo dopo quindi “if it were…” ma qui no. Lo so che colloquialmente si può dire “if it was” come descritto in parecchi siti), ma proprio non mi suona bene.